Come avete letto nel post precedente, il 24 marzo scorso, sono giunti a parlarci dei pericoli di internet e del loro lavoro due agenti della Polizia Postale, l’ispettore capo Ferrari Marco e l’assistente capo Bernabei Marco. Ci hanno raccontato che le forze dell’ordine si impegnano a garantire la sicurezza di internet e di tutti i loro utenti giornalieri. Internet è infatti uno straordinario mezzo di comunicazione che offre tanti vantaggi, ma se usato scorrettamente diventa pericoloso per noi e per chi ci circonda.
Vi è infatti gente che usa internet in appropriatamente senza rendersene conto, certe volte anche consapevolmente, per danneggiare qualcun altro. I reati postali più frequenti in questa piattaforma virtuale sono il cyber terrorismo, hacking, pedofilia online, pirateria postale e pedopornografia. I 1856 attuali agenti della Polizia Postale Italiana cercano di impedire questi reati gravi operando in 20 compartimenti regionali, (che si dividono in 76 sezioni provinciali) la cui sede è a Bologna. Oltre ai reati postali compiuti dai cosiddetti “pirati virtuali”, vi sono anche dei rischi che si possono correre se non si protegge adeguatamente il computer con cui ci si connette alla rete. Si possono ricevere dei virus o si può rischiare di farsi rubare i dati se non si naviga su siti protetti e non si sta attenti a ciò che si dice e si fa in rete. Per proteggere noi stetti ed il nostro pc bisogna avere degli antivirus, firewall, gli aggiornamenti di microsoft installati, degli update e, molto importanti, gli antispyware. Vi sono inoltre alcune regole da seguire per salvaguardare i nostri dati:
· Mai memorizzare la password (specialmente su social network come Facebook, Twitter e Messenger).
· Creare password difficili utilizzando caratteri alfanumerici (ossia alternando lettere e parole).
· Non rivelare, nemmeno ad amici e conoscenti, la propria password.
· Non dare indirizzo e numero di cellulare agli estranei.
· Se si chatta con un estraneo che chiede di accendere la webcam bisogna farla prima accendere allo sconosciuto.
· Bloccare ed eliminare i contatti indesiderati o particolarmente fastidiosi ed insistenti.
· Non clikkare link di sconosciuti perché potrebbero contenere file pericolosi o virus.
· Non accettare nessun tipo di file dagli sconosciuti.
· Se si vuole incontrare una persona conosciuta in rete bisogna sempre andare all’appuntamento accompagnati da amici, per garantire maggior sicurezza.
Gli agenti ci hanno oltretutto consigliato dei social network più sicuri come C6, anche alla luce dei racconti di fatti realmente accaduti che hanno visto il coinvolgimento di minori che, ignari di parlare con un pedofilo, hanno rivelato i propri dati e sono finiti nei guai. Chi compie un reato postale non è imputabile fino ai 13 anni, dai 14 ai 18 anni è parzialmente imputabile e dai 18 anni in poi è imputabile e quindi non soggetto alla responsabilità dei genitori. Per concludere i due agenti ci hanno hanno illustrato quali sono i pericoli che si corrono scaricando, attraverso programmi illegali come Emule e Lime Wire, del materiale. Si rischia infatti di scaricare file indesiderati e molto pericolosi come virus, programmi ruba-dati, video pornografici e pedopornografici. La pornografia non è un reato in italia, mentre la pedopornografia è un reato molto grave, che comporta fino a 15 anni di reclusione. Ci hanno fatto vedere diversi video durante questo ritrovo che ci hanno fatto capire molto meglio i guai in cui ci si caccia se non si rispettano le regole e se non si ha la consapevolezza delle proprie azioni, che danneggiano in primo luogo noi e poi gli altri. Credo che imparare come utilizzare la rete e come proteggersi dai pericoli che essa comporta mi sia stato di grande aiuto, perché ora sono consapevole dei rischi che corro navigando su internet e so proteggermi da essi. E voi cosa ne pensate? Secondo voi internet è una cosa utile o l’umanità potrebbe fare a meno? Sapete proteggervi dai pericoli della rete?- Sara Baco
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