Tra tutti i libri che ho letto (e ce ne sono davvero tanti) ce ne sono alcuni cui sono molto affezionata, perché li ho letti col “fiato sospeso” dall'inizio alla fine. Ma ce n'è uno che vorrei che leggessero tutti: “Per questo mi chiamo Giovanni”, di Luigi Garlando, un libro molto bello che racconta la vita di Giovanni Falcone.
L'autore, pur non essendo siciliano, ha sentito la necessità di spiegare a noi ragazzi il mondo della mafia e la vita di quelli che la combattono. Vorrei che tutti lo leggessero perché narra, con un linguaggio semplice, la storia di uno di questi uomini che ha pagato con la propria vita la sua idea di giustizia e legalità. Lo vorrei lasciare in un luogo pubblico dove molte persone vanno frequentemente. Probabilmente lo lascerò su di una panchina nel parchetto sotto casa mia: ogni giorno ci vanno i bambini che escono da scuola ed io potrei controllare, di giorno in giorno, se fosse ancora lì. Credo che il giorno, in cui non lo ritrovassi più, proverei un piccolo dolore, ma presto, anzi subito, mi sentirei lieta pensando che qualcuno lo aprirà e incomincerà a leggere - forse tutto in un fiato, come me- e a ricordare la storia del giudice Falcone, una di quelle storie che non si devono assolutamente dimenticare.
Magari per non farlo buttare nella spazzatura ci potrei scrivere: “LEGGETE E DIFFONDETE”.
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