In Italia, l'uso delle cinture di sicurezza è reso obbligatorio dall'articolo 172 del Codice della strada (1992) e tutti i veicoli devono esserne dotati.
L’invenzione delle cinture di sicurezza risale al lontano 1903, e furono brevettate, col nome di bretelle di sicurezza dal francese Gustave Desirè Liebau. Le prime cinture non ebbero inizialmente successo: erano sì utili, ma anche pericolose in quanto, essendo di cuoio potevano provocare il soffocamento di chi le indossava. Trovarono, però, un impiego nelle corse automobilistiche e a poco a poco, verso la fine degli anni ’50, vennero montate, a carattere sperimentale, su qualche vettura. Nel 1960 furono messe in commercio le prime cinture di sicurezza di serie, in quanto si cominciò a sostenere che erano in grado di ridurre la pericolosità dell’impatto del torace col volante in caso di frenata.
La prima nazione a rendere obbligatorie le cinture fu l’Australia, nel 1971, seguita dalla Francia (1973) e a poco a poca da tutti gli altri Paesi.
Le cinture di sicurezza, a norma di legge, sono costituite da varie parti:
cinghie flessibili per trattenere il corpo degli occupanti, rese più morbide ai bordi per non graffiare chi le indossa;
riavvolgitore, che permette di srotolare la cinghia per la lunghezza voluta ma anche di bloccarla in caso di una frenata o di un urto;
regolatore, che consente di regolarne l’altezza, in modo che la cinghia passi circa a metà tra la spalla e il collo;
ancoraggi, punti di attacco del veicolo, ai quali vengono fissate le cinture;
anello oscillante, che consente di fissare la cintura; di solito è d’acciaio ed è rivestito di i plastica costampata;
linguetta di chiusura, che serve per chiuderle;
fibbia di chiusura con pulsante di sganciamento, dispositivo di allacciamento e slacciamento rapido;
pretensionatore; un dispositivo che, facendo esplodere una piccola carica pirotecnica in caso di urto, spinge un pistoncino che blocca in modo definitivo la cintura, in caso di incidente.
Le cinture non servono solo a trattenere il corpo di chi si trova su un autoveicolo, ma servono anche a far assumere alle persone una postura corretta in grado di ridurre la violenza dell'impatto di esso contro l'airbag.
In Italia esentati dall'obbligo di indossare le cinture di sicurezza:
- le forze di polizia, gli addetti ai servizi di soccorso sanitario e di antincendio,durante una missione di emergenza;
- gli istruttori di guida,;
- le donne in stato di gravidanza;
- le persone affette da particolari patologie;
- gli occupanti di auto sprovviste, fin dall'origine, di attacchi per le cinture;
- le scorte private in missione.
ULTIMISSIMA:
Campagna della Polstrada per le cinture di sicurezza
L’uso corretto della cintura, quando si viaggia in macchina, sarà il filo conduttore della campagna sulla sicurezza stradale che vedrà impegnate numerose pattuglie della Polizia Municipale di Modena. Dal 7 marzo, si svolgerà anche a Modena, per due settimane, la campagna europea ''Seatbelt'' (cinture di sicurezza), che ha l’obiettivo di svolgere in tutta Europa controlli sull'effettivo utilizzo delle cinture da parte dei conducenti e passeggeri di tutti i veicoli in circolazione.
“Allacciarsi la cintura di sicurezza per chi guida, ma anche per chi si siede in auto, nel sedile a fianco del conducente o in quelli dietro, deve diventare un gesto automatico”, afferma Franco Chiari, comandante della Polizia Municipale.
E non dimentichiamo che per i trasgressori esistono anche delle sanzioni: una multa di 76 euro e 5 punti in meno sulla patente.
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