martedì 29 marzo 2011

Incontro con la polizia postale

Giovedì 24 marzo, sono venuti a scuola due agenti della Polizia delle comunicazioni e sono rimasti con noi per circa due ore. I due ispettori si chiamano Marco Ferrari (ispettore capo) e Marco Bernabei (assistente capo).
Insieme ad altri colleghi, devono occuparsi di tutti i problemi che si possono verificare in Italia. Complessivamente però sono pochi – circa milleottocento - di fronte ad una popolazione di 60 milioni di abitanti, di cui ormai si calcola che il 70% navighi in rete. Per questo il loro lavoro è molto difficoltoso, infatti per controllare tutta la popolazione di internauti ci vorrebbero circa due anni di continua attività.
Gli ispettori sono venuti a parlarci degli svantaggi e dei vantaggi che abbiamo a navigare in internet o sui social network, come Facebook, Netlog o Messenger. Questi ultimi attirano soprattutto i ragazzi che, dato che i loro amici si sono iscritti, si sentono alla fin fine quasi obbligati a usufruirne.
Ci hanno spiegato che tutte le volte che carichiamo una foto o anche solo un nostro pensiero su Facebook lo stiamo inviando a un dominio che si trova in California a Palo Alto. Se noi decidiamo di cancellare quello che abbiamo inserito, non possiamo essere sicuri che sia sparito dalla rete, ma possiamo prevedere che resterà per sempre nell’etere. 
Quindi meglio essere cauti nel pubblicare cose di cui potremmo anche pentirci. Inoltre ci hanno consigliato di proteggere il nostro profilo rendendolo accessibile solo agli amici e non a tutti come appere nelle impostazioni standard. 
Per farlo è sufficiente cliccare sull’icona Account, a destra nella pagina web, selezionare Impostazioni sulla privacy e cliccare su Solo amici. In questo modo soltanto chi vorrai tu potrà vedere le informazioni che ti riguardano e le fotografie che hai caricato

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