La GUERRA: è giusta o sbagliata?
Durante l’incontro di venerdì 10 dicembre, Simone Maretti ha affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, prendendo spunto da una lettera al ministro della difesa di Hesse e da “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque. In sostanza, dei libri scelti, non sono state lette più che poche pagine, in apparenza, quasi fuori argomento: potrebbe sembrare irrilevante parlare dei topi catturati in trincea, o di un abbondante pasto dei soldati, o ancora di Beethoven e della sua musica, quando in realtà, sono proprio queste frasi che nascondono il vero significato del libro e il pensiero dell’autore. Dalle parole di Maretti, trasudava un forte odio per il governo e per la guerra, non solo di oggi, ma di tutti i tempi.
Questo suo discorso ha ricreato in noi un dubbio, da tempo esistente, che ci ha portato a riflettere su una causa a cui pensavamo di aver già trovato una soluzione soddisfacente: la guerra è giusta o sbagliata? Penso che molti (me compresa) opterebbero per la seconda alternativa, ma sarebbero in grado di spiegare il perché di questa scelta? Spesso, la spiegazione più comune alla propria risposta, è semplicemente la risposta in sé; per esempio è come dire “la Terra è tonda perché è fatta così”, o “Tu devi andare a scuola perché è così”. Penso che sia proprio per questo che, soprattutto nel passato, ma anche oggi, le persone veramente pensanti come filosofi, scienziati, poeti… siano stati meno accettati dalla massa, perché distaccati dal modo di pensare comune e orientati verso qualcos’altro di più innovativo. Probabilmente quelle persone sempre alla ricerca di un perché, oggi come sempre, siano contro la guerra, non perché tutti dicono così, ma perché lo pensano davvero e lo possono provare con teorie valide. Anch’io ho provato a ragionare su tutto ciò, e posso provare ad affermare le mie tesi. Come ha detto Maretti, nell’universo originato da un ipotetico creatore, che sia Dio, Buddha, Allah, Geova, il Big Bang… la guerra non esiste. C’è una lotta per la sopravvivenza, ci sono dure e crudeli leggi di natura, ma la guerra proprio non c’è. È un’invenzione degli esseri umani, animali (pare) più evoluti, che hanno rotto l’equilibrio naturale, a causa del desiderio di vincere queste leggi di natura. Noi umani ci sentiamo più progrediti, intelligenti e civilizzati, ma basterebbe che, per pochi minuti, si pensasse a tutto quello che c’è di male al mondo, e ci si renderebbe conto che, la maggior parte di ciò, è una nostra creazione. Spesso noi uomini, non facciamo un giusto uso della nostra superiorità, e ciò si vede soprattutto dall’enorme e sfacciata falsità che c’è da parte dei governanti nei confronti del loro popolo. In questi casi, quasi quotidiani, gli animali sembrano molto più intelligenti dell’uomo e più rispettosi dei loro simili. Loro non sanno mentire, non sanno deridere, gli animali più vicini a noi, i primati, sanno persino amare. Sembra conosciuto a tutti il significato di quest’ultimo termine, ma molti di noi ne conoscono solo il significato “commerciale”, degli spot e della televisione; secondo loro l’amore vuol dire il fidanzato o la fidanzata, san Valentino, i cuoricini, gli angioletti… Non si riesce a capire che il vero amore non è questo? Amore è curare i malati, amore è non deridere i più deboli, amore è rispetto verso il prossimo, amore è opporsi alla guerra. Come si può illudere un paese di mandare a morire figli, padri e mariti per l’onore della patria, per portare pace e democrazia laddove non c’è?! Questo è un mondo fatto di illusioni, ogni parola è una piccola bugia, usata per coprire un enorme inferno di distruzione e morte. E poi ci viene detto con discorsi importanti, ben costruiti, che la guerra è sbagliata, porta perdite e disperazione, ma è necessario farla, non nel nostro paese per difenderci da un nemico che neanche c’è, ma in altri paesi, più poveri, per portare pace e democrazia, con mitra e carri armati. E pensare che l’Unione Europea è fondata su principi di pace e fratellanza tra i vari popoli, e noi rispettiamo ciò portando la pace con la guerra. Se qualcuno vi dicesse una cosa del genere lo prendereste per un pazzo, un incoerente. In realtà, rigirando i loro discorsi di qua e di là, tirando fuori obsoleti ideali ottocenteschi riadattati all’occasione, chi ci comanda e organizza le guerre vuole democratizzare un paese con la dittatura, perché guerra è dittatura, vuole portare la pace combattendo con le armi, vuole aiutare i civili uccidendo i civili. Ma che mondo è?! È ovvio che questi paesi, dove la gente vive quotidianamente tra miseria e attentati, hanno bisogno di aiuto, ma non di altri danni! Servirebbero volontari, medici, preti, insegnanti, soprattutto giovani pieni di buona volontà, con la voglia di aiutare veramente chi ne ha bisogno; gli altri giovani soldati lasciamoli in Italia, in Francia, o dove vivono, se è il mestiere che vogliono fare, che si esercitino, ma che non vadano a morire laddove non bisognerebbe sprecare nemmeno una vita. Attualmente al mondo ci sono più di 30 guerre, la maggior parte di queste combattute in Asia, dove spesso vengono mandati aiuti dai paesi dell’UE e dagli Stati Uniti. Come ho detto prima, per quanto si possano impegnare questi soldati pieni di coraggio, portano più danni che aiuto, a causa dei loro generali. Chi sono i generali? Soldati con un alto titolo di studio che impartiscono gli ordini dettati dal governo, alle prime linee. Chi sono i governi? Quelle speciali organizzazioni che “complottano” tra di loro, all’insaputa del popolo, per pianificare al meglio guerre e leggi più favorevoli ad ognuno economicamente. Tra questi “attacchi organizzati”, io penso che ci si possa collocare anche l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre 2001, che non dev’essere accaduto totalmente all’insaputa degli americani. Comunque, tralasciando questo non piccolo particolare, io concludo, sperando di avervi fatto capire il mio pensiero riguardo all’argomento e contro alla guerra in generale, anche se presentata come “missione di pace”, o con altri false denominazioni per poter promuovere conflitti, senza chiamarli come tali.
E voi, cosa ne pensate? Vedete la guerra come un giusto metodo per reprimere le dittature o come un’atrocità verso i popoli? Pensate che tutti i giovani militari debbano combattere per glorificare la propria patria o siano mandati inutilmente verso la morte? Io vi ho già detto quello che penso, ora tocca a voi.
Greta
bello questo articolo
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