Modena, in un viale dell'immediata periferia, un cane meticcio è stato abbandonato e ritrovato semi congelato, la mattina di Natale da una donna che passava di lì per caso. Grazie al microchip applicato all’animale non è stato difficile per la polizia municipale rintracciare la proprietaria e autrice dell’abbandono.
Sembra che la donna avesse in passato già tentato di abbandonare il cane con l’avvicinarsi delle ferie estive. Proprio in occasione di uno di questi abbandoni il cane era stato raccolto, accudito e provvisto di microchip dai tecnici del Comune, che l’avevano però poi riconsegnato alla proprietaria. Di certo il povero cane non tornerà mai più nelle mani della spietata padrona; ora il cane è stato affidato ad una persona che se ne prenderà cura.
Prendendo spunto da questa notizia, mi sono documentato sul fenomeno del randagismo..
Il randagismo si forma quando gruppi di animali che prima erano domestici si abituano alla vita selvatica. Questi animali spesso sono abbandonati dall'uomo, ma possono essere anche cuccioli nati in libertà da genitori precedentemente abbandonati. Gli animali più colpiti dal randagismo sono cani e gatti.
Il pericolo che comportano questi gruppi di animali randagi sono l'attacco e l'uccisione delle specie più vulnerabili che vivono in quello stesso luogo, la distruzione dell'ambiente in cui si trovano e l'inquinamento del patrimonio genetico di animali con cui vengono a contatto (come lupi, sciacalli o volpi nel caso dei cani).
Queste colonie di animali randagi sono spesso i responsabili della diffusione di malattie (come la rabbia) ad altri animali.
L'abbandono è un reato
Benché sia un reato, punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, ogni anno in Italia vengono abbandonati circa 135.000 animali tra cani e gatti e circa l’80% muore in incidenti, per malattia o di stenti. Circa 600 mila cani vivono o rinchiusi nelle gabbie dei canili o da randagi insieme a 2,6 milioni di gatti (fonte: Ministero della Salute) che rischiano di morire di fame, di sete o per incidenti. Pochissimi troveranno una famiglia adottiva.
Proprio con l’intento di prevenire e arginare il randagismo, la Lav ricorda che sterilizzare il proprio amico a quattro zampe può evitare la nascita di 70.000 nuovi randagi: questo è il numero di discendenti che un gatto o un cane può generare in soli sei anni. Considerando che le famiglie italiane ospitano in casa circa 6-7 milioni di cani e almeno altrettanti gatti, la portata della potenziale espansione della popolazione a quattro zampe, in assenza di interventi di sterilizzazione, è facilmente immaginabile. Sterilizzare il proprio quattro zampe, significa agire in prima persona contro il randagismo: questo è il messaggio della campagna Lav “Se lo ami lo sterilizzi”.
Luca Roli
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