domenica 27 febbraio 2011

Giovanni Palatucci

Lo scorso anno scolastico, il 29 settembre, nel centenario della nascita, la Questura di Modena e la nostra città hanno voluto ricordare Giovanni Palatucci, dedicandogli una strada e un monumento, entrambi nei pressi della Questura.
Io e la mia classe abbiamo partecipato alla cerimonia. Alcuni di noi hanno letto nel corso della cerimonia alcune personali riflessioni su Giovanni Palatucci e su quanto da lui compiuto in favore del popolo ebraico.

venerdì 25 febbraio 2011

I cani poliziotto

I cani preferiti per le loro caratteristiche dai corpi delle Forze dell'Ordine sono i ed i labrador e i pastori tedeschi.
Per diventare un Cane Poliziotto è necessaria la forma fisica ed il carattere.
Solo uno specialista è capace di scoprire nel cane le attitudini e tratti caratteriali che faranno intraprendere ad un cane la carriera di cane poliziotto.
Importantissimo è l'affiatamento che ogni Cane Poliziotto instaura con il suo compagno che lo accompagnerà nelle quotidiane attività.

Migranti

Un’emigrata straniera: Tatiana
Tatiana è in Italia da nove anni, è emigrata dall'Ucraina per trovare aspettative di lavoro migliori poiché nel paese in cui abitava i salari erano bassi e la vita era molto sfavorevole. È partita insieme ad una amica, lasciando nel paese di origine le due figlie e la nonna. Nel 2007, una figlia è riuscita a raggiungerla in Italia e adesso studia qua.

mercoledì 23 febbraio 2011

Luca e Marco di Pippo

Belle le loro sciarpe nuove fiammanti, è strano proprio a Novara dovevano comprarle. Loro che erano cresciuti a San Pio X e là avevano giocato in squadra con Angelo Adani e Stefano Cuoghi. Loro che avevano fondato i Boys, gruppo ultrà copiato da quello interista. Loro avevano una visione fanatica del calcio, ogni trasferta era una guerra. Ci si preparava prima, si studiava la strategia per arrivare ed uscire indenni dallo "stadio nemico". Non era facile arrivare a Bologna o a Bergamo ed ancora più difficile era uscirne.

Paralleli

Grilletto contro grilletto, canna contro canna ,quei corti oggetti sorretti da mani nervose trasudanti di agitazione ,si trovavano sullo stesso piano ,erano paralleli,ma le anime in quel momento sconvolte da un odio innaturale s’ incrociavano perfettamente. Un giovane operaio sepolto da caterve di debiti spinto dall’ ira nei confronti di un mondo così ingiusto che l’ha ripagato portandolo alla miseria, a compiere un gesto simile,minando, distruggendo il futuro dei suoi figli, figli anche di una patria artefice di violenze immateriali da cui dovrebbero essere allontanati.

I cani: qual è il nostro rapporto con loro?

Nelle ore di alternativa, noi, con l’insegnante, abbiamo provato ad affrontare un percorso di cui l’argomento era il cane. Abbiamo analizzato il suo aspetto fisico, il suo carattere e il suo rapporto con l’uomo e con l’ambiente che lo circonda, grazie a notizie e letture. Insieme abbiamo anche discusso dei diritti degli animali domestici.

Abbandono e randagismo

Modena, in un viale dell'immediata periferia, un cane meticcio è stato abbandonato e ritrovato semi congelato, la mattina di Natale da una donna che passava di lì per caso. Grazie al microchip applicato all’animale non è stato difficile per la polizia municipale  rintracciare la proprietaria e autrice dell’abbandono.
Sembra che la donna avesse in passato già tentato di abbandonare il cane con l’avvicinarsi delle ferie estive. Proprio in occasione di uno di questi abbandoni il cane era stato raccolto, accudito e provvisto di microchip dai tecnici del Comune, che l’avevano però poi riconsegnato alla proprietaria. Di certo il povero cane non tornerà mai più nelle mani della spietata padrona; ora il cane è stato affidato ad una persona che se ne prenderà cura.

La scoperta dell'amore- di Federico Carrozzo

Un sole dorato pendeva dal cielo di Casal Di Principe, ed un uomo, anzi una bestia, pregava Dio per la prima volta. Nascosto nel suo nido di cemento sapeva che dopo poco tempo avrebbe pagato tutto quello che aveva fatto nella sua vita di morte.
Il gioco era finito, lo avevano scovato. Suo figlio piangeva, ma lui continuava a colorare di cremisi sangue il ventre di coloro che non chinavano la testa davanti alla sua rivoltella.
Ora piangeva anche lui,l’assassino, il mafioso , mascherato di silenzio , vestito di urla.

martedì 22 febbraio 2011

Il fiore sul comodino - di Giacomo Luppi

Era steso su un letto d’ospedale, la finestra semichiusa irradiava la debole luce di un sole che stava ancora nascendo. Pareva che tutti dormissero. Ma lui non ne era più capace. Ogni notte, sentiva la propria voce che piano si affievoliva, fino a scomparire nel buio.
Un corteo di silenziosi fantasmi era sempre lì, nella sua mente. Erano i fantasmi di coloro che aveva ucciso, le anime che aveva reciso con indifferenza. Si tirava la coperta sin sul volto e piangeva per coprirle di lacrime. Vedeva persone morire, lì, dentro l’ospedale, ma le avvertiva lontane, gli occhi aperti di un uomo, ancora dopo la dipartita, sparivano coperti dalle schiene curve di chi, un tempo, amava. E ancora pianti.

venerdì 18 febbraio 2011

Riassunto dell'ultimo capitolo del libro denuncia di Roberto Saviano "Gomorra"



“Immaginare non è complicato,” ma immaginare ciò che siamo noi stessi a creare spesso lo è. Non ci sono regole da rispettare tra flussi finanziari, percentuali di profitto, contrattazioni, debiti e investimenti. Il Sud è il capolinea di tutti gli scarti tossici. Se essi fossero accorpati, nel loro complesso, sarebbero come un monte alto 14 kilometri. La zona più colpita dal cancro del traffico dei reati ambientali si snoda tra diversi comuni campani, con un fatturato che ha raggiunto i 44 miliardi di Euro, un mercato paragonabile solo a quello della cocaina.

giovedì 17 febbraio 2011

TUTTI hanno dei diritti...

Giorgia ed io abbiamo scritto questo tema sul diritto alla solidarietà/uguaglianza per un concorso sui diritti fondamentali europei creati dall'UE. Il racconto è stato scritto sotto forma di diario, il diario personale di un ragazzino curdo di nome Orhan, (che abbiamo inventato, per poi narrare dal suo punto di vista) che sta raggiungendo in treno, con la sorella Leyla, la Germania.

* * *
14 settembre ore 9 del mattino

Spero che scriverti mi farà dimenticare.  Dimenticare quella stanza vuota, quella finestra, la puzza di sigaro sulle camicie di mio padre, il profumo del pane d’avena appena sfornato della panetteria di fronte e tutti quei ricordi opprimenti come la forza distruttiva di una tempesta estiva.

sabato 12 febbraio 2011

La società degli adolescenti

Indagine su "Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani" condotta dalla Società italiana di Pediatria in collaborazione con la Società italina di medicina dell'adolescenza. L'indagine è stata svolta nel mese di ottobre  dello scorso anno; ha coinvolto tutte le classi terze della scuola.

giovedì 10 febbraio 2011

“I giovani ricordano la Shoah” – Lo spettacolo della terza G"

Il 27 gennaio, giorno della Memoria, la terza G, con il contributo della seconda G, ha rappresentato i testi delle ricerche che l’hanno portata a rappresentare l’Emilia Romagna nel concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah”
Ecco il testo dello spettacolo:
La bandiera verde
Giacomo Luppi
Janusz Korczak udiva chiare le voci delle seicento piccole anime dell’orfanotrofio ebraico di Varsavia, scavato in un angolo del ghetto tra mura alte e languide.
seicento anime pallide e sottili testimoni di tutte le mancanze e di ogni attimo in cui, seppur senza motivo, hanno accolto la vita. Li sentiva tutti, invocare la misericordia di un dio che non li ascoltava.
Li sentiva mentre si inventavano le voci dei genitori che non avevano mai avuto, chiudere gli occhi per cullarsi a quel pensiero e sorridere.
Sorridere… Come facevano a sorridere? Pensava Janusz Korczak mentre li guardava. Su di loro un pallido sole accentuava il pallore dei loro volti e accendeva le lagrime che  spesso rigavano loro le guance. Si chiedette se fossero ancora vivi. Quel vecchio uomo era il direttore dell’intero orfanotrofio, l’unico che provasse per quei giovani amore e compassione  a tal punto da passare con loro i suoi ultimi giorni a questo mondo. Perché solo di questo era assolutamente certo, che, presto o tardi, il suo cuore avrebbe smesso di scuotergli il petto e la sua pelle avrebbe assunto il colore della neve e la durezza del sasso.

Per un 2011 di pace

La GUERRA: è giusta o sbagliata?
Durante l’incontro di venerdì 10 dicembre, Simone Maretti ha affrontato il tema della Prima Guerra Mondiale, prendendo spunto da una lettera al ministro della difesa di Hesse e da “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque. In sostanza, dei libri scelti, non sono state lette più che poche pagine, in apparenza, quasi fuori argomento: potrebbe sembrare irrilevante parlare dei topi catturati in trincea, o di un abbondante pasto dei soldati, o ancora di Beethoven e della sua musica, quando in realtà, sono proprio queste frasi che nascondono il vero significato del libro e il pensiero dell’autore. Dalle parole di Maretti, trasudava un forte odio per il governo e per la guerra, non solo di oggi, ma di tutti i tempi.